Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) nasce con l’obiettivo di favorire e sostenere l’assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti, la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
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Valerio e il concorso vinto nell'ente che non c'è più

Articolo di Fabio Savelli
Su www.corriere.it - blog "La nuvola del lavoro"09/03/2012

“Dimenticato”, la prima parola che gli viene in mente. “Selezionato”, potrebbe essere la seconda. Valerio Soldani è tra i 107 vincitori dell’ultimo concorso bandito dall’Ice, l’istituto per il commercio estero, soppresso a luglio scorso per volere dell’allora ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Valerio racconta alla Nuvola cosa ricorda di quell’8 aprile di due anni fa.

Giorno della pubblicazione della graduatoria finale al termine di un iter selettivo durato ulteriori due anni. Una prova di pre-selezione, due scritte, tre orali con due colloqui in altrettante lingue straniere. “Due anni sui libri - dice – su materie come economia internazionale, marketing, tecnica degli scambi, diritto amministrativo”.

Posizione da ricoprire? Funzionario amministrativo fascia C1. Proprio nell’istituto fino a pochi mesi fa deputato a fungere da amplificatore del made in Italy nel mondo. Quell’ente – accusato negli ultimi anni di essere un moltiplicatore di spesa pubblica - ma originariamente destinato ad essere l’elemento di raccordo tra il ministero degli Esteri e quello dello Sviluppo Economico, a dover interpretare il ruolo di cassa di risonanza e di strumento propulsore delle iniziative degli enti-fiera e delle camere di commercio.

“A distanza di due anni non so cosa ne sarà di me – continua Valerio – perché nella legge di conversione del decreto di luglio 2011 il legislatore ha previsto il trasferimento delle funzioni attribuite all’Ice (comprese le risorse di personale, strumentali e finanziarie, ndr.) al ministero per lo Sviluppo Economico, ma si è totalmente dimenticato di noi”.

Nessuna disposizione, nessun chiarimento normativo, nonostante diverse interrogazioni parlamentari sia alla Camera sia al Senato, ma che finora non hanno portato ad alcun risultato. “Soprattutto – rincara Valerio – ciò che mi sorprende è che stato persino tutelato il personale di diritto estero (per la gran parte di nazionalità straniera, ndr.), ma è stata omessa la questione delle graduatorie pendenti”.

Ora la promessa dell’esecutivo Monti di istituire un’agenzia per la internazionalizzazione che dovrebbe fare le veci del defunto istituto sembrerebbe poter aprire scenari favorevoli. Al netto del blocco del turn-over sancito nelle ultime manovre finanziarie che prevede l’inserimento nelle amministrazioni pubbliche del 20% del personale andato in pensione. Principio che finora ha permesso l’assunzione di soli quattro tra i 107 vincitori del concorso. Per gli altri 103 non v’è certezza.

twitter @FabioSavelli

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